Negli ultimi anni, i progetti di bioedilizia stanno guadagnando sempre più terreno nella pianificazione urbana. Incorporare soluzioni basate sulla natura è diventato essenziale per ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente. Si tratta di costruzioni che non si limitano ad accoglier spazi verdi, ma si impegnano a proteggere  habitat e a tutelare la biodiversità nei centri urbani, a volte minacciata proprio da un’edilizia disattenta all’ambiente.

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, vogliamo promuovere una connessione profonda con la natura, evidenziando progetti che offrono servizi ecosistemici cruciali come la regolazione del clima, la purificazione dell’aria e dell’acqua, l’impollinazione e benefici estetici.

Questi modelli virtuosi, sono per Horizon Technology Group un faro nel perseguire progetti improntati alla responsabilità sociale e ambientale.

Bosco Verticale: un ecosistema urbano

Forse uno degli esempi più celebri nella bioedilizia, il Bosco Verticale, a Milano, è un edificio pensato per presentare un nuovo concetto di architettura, che pone al centro il rapporto tra l’uomo e le altre specie viventi. Le due torri di 80 e 112 metri di altezza, ospitano una vasta gamma di vegetazione, con 800 alberi, 15.000 piante perenni e tappezzanti, e 5.000 arbusti.

Si stima che l’edificio accolga la quantità di bosco e sottobosco che potrebbero occupare 30 ooo metri quadrati. Questo edificio non è solo uno spazio umano, ma una parte integrante dell’ecosistema, in grado di creare un microclima accogliente, produrre ossigeno e contrastare i livelli di CO2 e polveri sottili della città.

Le caratteristiche uniche del Bosco Verticale gli hanno valso prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui l’International Highrise Award del Deutschen Architekturmuseums di Francoforte nel 2014 e il CTBUH Award come miglior edificio alto del mondo nel 2015.

Le Cordon Bleu: innovazione, sostenibilità e alimentazione

A Parigi, l’edificio della scuola Le Cordon Bleu è nato dalle fatiche degli architetti Didier Primard, che hanno voluto utilizzare come materiali principali, alluminio e vetro, nel rispetto di alti standard ecologici. Oltre ad essere un centro di formazione culinaria di prestigio internazionale, l’edificio integra un giardino pensile di circa 800 metri quadrati. Questo spazio verde non solo arricchisce l’estetica urbana ma serve anche come strumento educativo per gli studenti, che imparano a coltivare e curare frutta e verdura in un contesto urbano.

Il giardino ospita inoltre quattro arnie, una pompa d’irrigazione, un “hotel” per insetti e un sistema di compostaggio per i rifiuti di giardino e di cucina, rendendolo un esempio perfetto di integrazione tra innovazione, tradizione e sostenibilità.

Depot Boijmans Van Beuningen: un Museo che riflette la Natura

Il Depot Boijmans Van Beuningen a Rotterdam, progettato dal rinomato studio di architettura MVRDV, rappresenta un ulteriore esempio di come l’architettura possa dialogare con l’ambiente. Questo edificio ovoidale, completamente ricoperto di specchi, riflette il paesaggio circostante grazie ai suoi 6.609 metri quadrati di vetro divisi in 1.664 pannelli. Con un’altezza di 39 metri, il Depot ospita 151.000 opere d’arte disposte in modo innovativo, senza seguire criteri tematici o cronologici, ma basandosi sulle esigenze di conservazione di temperatura e umidità.

Sul tetto dell’edificio, un giardino pensile con 75 betulle e 25 abeti offre uno spazio dove i visitatori possono ammirare lo skyline della città. Questo spazio non solo arricchisce l’esperienza dei visitatori, ma contribuisce anche alla biodiversità urbana e alla creazione di un ambiente più sostenibile.