Il settore dell’edilizia in legno in Italia ha mostrato segnali di continua crescita, raggiungendo un valore di 2,3 miliardi di euro nel 2023, con un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Le principali aziende del settore hanno visto aumenti significativi sia nel fatturato (+4,6%) che nell’occupazione (+7%), indicando una tendenza positiva che potrebbe consolidarsi nei prossimi anni. Le previsioni per il 2024 suggeriscono una possibile transizione del mercato residenziale verso gare pubbliche, un cambiamento che potrebbe incentivare misure legislative a favore della rigenerazione urbana e delle politiche ESG, fondamentali per attrarre investimenti sostenibili.
L’Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) si prevede sarà uno strumento chiave per l’Italia nel definire un piano nazionale di ristrutturazione energetica, puntando sull’efficienza e sulla sostenibilità delle costruzioni. Regioni come Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto continuano a guidare il settore, con un contributo rispettivo del 18-21% della produzione nazionale. Tuttavia, altre aree del Paese, come l’Alta Toscana, l’Umbria, le Marche e l’Alto Lazio, stanno crescendo rapidamente, ampliando la base produttiva e il mercato.
L’innovazione tecnologica sta giocando un ruolo fondamentale in questo sviluppo, con l’utilizzo di tecniche come il platform frame e il legno ingegnerizzato CLT (Cross-Laminated Timber), che sono particolarmente adottate nell’edilizia scolastica. Il settore beneficia anche del sostegno di fondi pubblici, come il programma “La scuola per l’Italia di domani”, che sta incentivando la costruzione di scuole ecologiche e moderne.
Il futuro dell’edilizia in legno in Italia sembra promettente, con un settore in espansione, supportato da innovazioni tecnologiche e politiche pubbliche che favoriscono la sostenibilità .