In Italia, la sensibilità verso le tematiche ambientali è in crescita, con il 75% della popolazione che si identifica come eco-active o eco-considerer. Gli co-active (23%) sono consumatori che scelgono regolarmente prodotti sostenibili, mentre gli eco-considerer (52%) mostrano preoccupazione per l’ambiente pur essendo meno costanti negli acquisti green. Questi dati superano la media globale del 64%, dimostrando un interesse significativo per la sostenibilità. Tuttavia, il 37% delle famiglie italiane fatica a tradurre questa sensibilità in azioni concrete, ostacolata da difficoltà economiche e sociali.

Le principali preoccupazioni ambientali degli italiani si concentrano su problemi globali e locali: il riscaldamento globale è percepito come priorità dal 20%, seguito dall’inquinamento dell’aria (11%) e dalla gestione delle risorse idriche (10%). Questo indica una crescente consapevolezza rispetto alle sfide ambientali più urgenti.

Il rapporto tra consumatori e aziende, però, resta complicato. Il 67% degli italiani esprime scetticismo verso le iniziative sostenibili dei marchi, spesso considerate poco autentiche. Nonostante ciò, il comportamento d’acquisto evidenzia una forte preferenza per prodotti locali (81%), aziende del territorio (79%) e packaging riciclabile (75%). Al contrario, alimenti vegani e sostitutivi continuano a riscuotere scarso interesse.

Guardando al futuro, piĂą della metĂ  degli italiani (55%) cerca di adottare comportamenti sostenibili, ma il 50% dichiara di non sapere come farlo. La crisi economica e i costi elevati rappresentano ulteriori ostacoli alle scelte green. I retailer, percepiti come poco attivi nel promuovere la sostenibilitĂ , potrebbero giocare un ruolo chiave, trasformandosi in facilitatori per i consumatori e aiutandoli a compiere scelte consapevoli. Sfruttare questa opportunitĂ  potrebbe segnare una svolta nella diffusione di stili di vita sostenibili, rendendo il cambiamento piĂą accessibile e concreto per tutti.