Dal 1° gennaio 2025, l’adozione del Building Information Modeling (BIM) diventerĂ  obbligatoria per i lavori di nuova costruzione e per gli interventi su edifici esistenti il cui valore del progetto supera i 2 milioni di euro. Attualmente, il BIM è giĂ  in vigore dal 2019, con una fase di introduzione graduale: nel 2023-2024, sarĂ  richiesto per le gare d’appalto che superano i 5,5 milioni di euro, un’importo che corrisponde alla soglia comunitaria. Inoltre, a partire dal 2025, l’obbligo si estenderĂ  anche ai lavori su edifici storici o beni culturali con un valore superiore a 5,5 milioni di euro.

L’innalzamento della soglia a 2 milioni è una risposta alle preoccupazioni espresse dalle amministrazioni, che ritenevano l’obbligo per progetti superiori a 1 milione troppo gravoso. Questa preoccupazione era principalmente legata alla mancanza di personale specializzato, come BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager e CDE Manager, il cui numero certificato è attualmente insufficiente. Di conseguenza, molte Pubbliche Amministrazioni avrebbero dovuto fare affidamento su consulenti esterni per garantire la conformitĂ  agli standard BIM, un’opzione che comporta costi aggiuntivi e complicazioni nella gestione dei progetti.

Con queste nuove misure, si mira a semplificare il processo di integrazione del BIM, rendendolo più accessibile anche per progetti di valore inferiore, promuovendo così una maggiore efficienza e innovazione nel settore delle costruzioni.